martedì 25 gennaio 2011

Due parole prima di cominciare

Boston (marzo 2006) © PM
Duemila battute – spazi inclusi – per illustrare i testi più disparati e lontani: poesie, romanzi, saggistica, carteggi, memorie di viaggio. Duemila battute. Poche per dire tutto, ma più che sufficienti per farsi una prima opinione, solida e condivisibile, attorno ad un libro di recente pubblicazione. Come avviene per i morsi: il primo non sazia mai, eppure porta con sé tutto il gusto del cibo che si sta iniziando ad assaporare. Perché, allora, “esercizi”? Perché la critica letteraria non è una scienza (questo ci ha insegnato Gianfranco Contini), semmai una disciplina, qualcosa che cresca con il crescere della persona in un imprevedibile intrecciarsi di fattori individuali. Per questo, quando è fatta bene, commuove. I paragrafi di questa rubrica saranno dunque (è inevitabile) immagine e specchio delle esperienze letterarie di chi scrive: delle mie opinioni e delle mie letture, senza troppe pretese di verità ma anche senza tanti timori reverenziali. Legga chi vuole e si confronti, ne trarremo senz’altro qualche cosa di buono. Duemila come gli anni nei quali siamo chiamati a vivere, con uno sguardo che ha iniziato a formarsi moltissimo tempo fa.

Pietro Montorfani

Nessun commento:

Posta un commento